Un obiettivo superiore che riesce a far guardare oltre i dossier divisivi e accorcia le distanze, perchè quando si investe nella resilienza climatica e nelle infrastrutture, si creano opportunità per tutti.
“Il mercato finanziario della green economy cambierà totalmente quello che è il mercato tradizionale. Oggi siamo appena all inizio ma già vediamo che family Office, grossi investitori privati si orientano sempre più verso la responsabilità sociale e quindi verso la green economy”. Così Vincenzo Trani, presidente della Camera di Commercio italo russa ed esperto di finanza internazionale.
In tal senso la Russia si sta ritagliando un ruolo da protagonista. E anche dal Lontano Oriente arrivano conferme con importanti investimenti su quella che ormai viene indicata come “la Via della Seta verde”: “I paesi che fanno parte della via della seta, quella storica via della seta di Marco Polo, che è leggermente diversa dalla “one Belt one Road” cinese, sono Paesi coinvolti nella nuova logica della Green Economy. Hanno budget diversi, hanno pesi specifici diversi e hanno sviluppi industriali molto molto diversi”.
E per questo in molti avranno bisogno di know how in quella che è la logica green. “Le aziende italiane possono apportare molto valore aggiunto in ognuno di questi paesi. Credo che tutto sia collegato alla conoscenza di tali opportunità e alla conoscenza della realtà locale. Noi come Camera di Commercio italo russa siamo ben felici di accompagnare gli imprenditori anche in queste aree”.
Quanto era una volta solo nell agenda dei grossi fondi istituzionali, è diventato agenda degli investitori privati. E in questa direzione andrà tutto il mercato finanziario: “Parteciperemo a una ristrutturazione dei mercati borsistici e dei mercati valutari e sono sicuro che il ruolo della social responsability e della green economy sarà uno dei fattori principali per raggiungere un equilibrio ecologico mondiale”.